Un viaggio fotografico unico, una prima assoluta per il Festival di Chamos nel Nord del paese. I Kalash festeggiano il periodo intorno al solstizio d'inverno con riti antichi. Una popolazione della quale non si conoscono le loro origini che si perdono nella notte dei tempi. Si somma a queste esperienza un tour nel Sud del Pakistan in luoghi dove il turismo 'selvaggio' non ha contaminato. Un viaggio all'insegna della fotografia.
Un viaggio fotografico incredibile con l'esperienza del Festival di Chamos tra i Kalash nel Nord del Pakistan. Qualcosa di unico in occasione del periodo intorno al solstizio d'inverno. Possibilità di fare solo una delle due parti del viaggio: il Sud, dove ci muoveremo in posti non ancora contaminati da un turismo 'selvaggio' o il solo Nord immersi in paesaggi incredibili.
Dal 3 al 21 Dicembre 2022
19 giorni di viaggio fotografico a cura di Edoardo Agresti
organizzazione tecnica e tour operator 'Kel 12 - I Viaggi di Maurizio Levi'
organizzazione tecnica e tour operator 'Kel 12 - I Viaggi di Maurizio Levi'
Uno straordinario viaggio che si sviluppa da Karachi, sul Mar Arabico, a Peshawar, ai confini con l’Afghanistan, nella provincia della Frontiera del Nord-Ovest. Dalla provincia meridionale del Sindh, che deriva il suo nome da “Sindhhu”, l’antica denominazione sanscrita dell’Indo, il grande fiume che divide in due la regione donandole fertilità e vita, al Punjab, “cinque acque”, la provincia più fertile e verdeggiante del Pakistan, attraversata da cinque fiumi e abitata dalla metà dell’intera popolazione del paese. Un itinerario che spazia dall’affascinante scoperta delle antiche civiltà della Valle dell’Indo a quella della raffinata arte buddhista del Regno Gandhara. Da sud a nord tra i siti Patrimon
io dell’Umanità UNESCO: la necropoli di Makli Hill, le rovine di Mohenjodaro, il Forte e i Giardini Shalimar a Lahore, il Forte Rohtas. Paesaggi desertici, incantevoli architetture moghul, mausolei e moschee, favolosi bazar, tradizioni antichissime, tra cui quelle cariche di mistero che si rifanno al sufismo, il misticismo islamico, nonché una cordiale e affettuosa accoglienza da parte delle popolazioni locali… Oltre a tutto questo andremo ad assistere ai festeggiamenti per il solstizio d’inverno dei Kalash. Negli ultimi anni, a causa della precaria situazione interna, il Pakistan è stato scelto come meta solo dai viaggiatori più intrepidi, ma ora che il paese ha risolto gran parte dei suoi problemi ciò si tramuta in un grosso vantaggio se si considerano gli effetti negativi che il turismo di massa ha avuto su altre regioni dell’Asia.
ITINERARIO DI VIAGGIO
1° GIORNO - 3 Dicembre
PARTENZA ITALIA - KARACHI
Partenza nel primo pomeriggio da Roma Fiumicino con volo di linea Turkish Airlines o Etihad via Istanbul per Karachi. Cena a bordo.
2° GIORNO - 4 Dicembre
ARRIVO A KARACHI
Karachi in nottata, disbrigo delle formalità d’ingresso, accoglienza e trasferimento in hotel per un breve riposo. Camere subito a disposizione all’arrivo. Se Lahore è il cuore culturale del Pakistan e Islamabad il suo centro politico, Karachi è il fulcro dell’economia del paese. Capitale della provincia meridionale del Sindh, Karachi è la più grande città del Pakistan nonché una delle più grandi città del mondo. Nonostante il suo isolamento dal cuore del subcontinente indo-pakistano, dovuto alla vasta estensione desertica circostante, ai britannici non sfuggì la sua potenziale importanza strategica come porto naturale situato alla foce dell’Indo. Nel 1847 la popolazione di Karachi ammontava a 50.000 abitanti e i lavori di costruzione della città avanzavano alacremente: venne tracciata la viabilità cittadina, furono costruite strade di comunicazione e ferrovie, migliorate le attrezzature portuali ed eretti grandiosi edifici in stile gotico e vittoriano. Dichiarata nel 1947 capitale del Pakistan, nel 1959 Karachi fu sostituita in questo ruolo dalla nuova città di Islamabad. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visita del Santuario di Abdullah Shah Ghazi, situato su una collinetta sopra Clifton Beach, dedicato a un santo sufi del IX secolo molto venerato nel paese; e dell’Empress Market, il Mercato dell’Imperatrice, un mercato coperto in stile vittoriano, dominato da un campanile in stile gotico-moghul, inaugurato nel 1889. Cena e pernottamento in hotel.
Pernottamento (Hotel Ramada Plaza).
Situato in posizione strategica a soli 2 minuti di auto dall'Aeroporto Internazionale Jinnah, il Ramada Plaza Karachi offre una piscina all'aperto, un centro spa e benessere, e la connessione Wi Fi gratuita.Tutte le camere sono dotate di TV satellitare, aria condizionata, terrazza e bagno privato con doccia e vasca. Inoltre dispongono di minibar e area salotto.
Pernottamento (Hotel Ramada Plaza).
Situato in posizione strategica a soli 2 minuti di auto dall'Aeroporto Internazionale Jinnah, il Ramada Plaza Karachi offre una piscina all'aperto, un centro spa e benessere, e la connessione Wi Fi gratuita.Tutte le camere sono dotate di TV satellitare, aria condizionata, terrazza e bagno privato con doccia e vasca. Inoltre dispongono di minibar e area salotto.
3° GIORNO - 5 Dicembre
KARACHI - MAKLI HILL, la vasta necropoli - CHAUKANDI - HYDERABADArrivo a Dopo la prima colazione partenza verso sud-est alla scoperta della provincia del Sindh che deriva il suo nome da Sindhu, l’antica denominazione sanscrita dell’Indo (che significa “mare”), il grande fiume che divide in due la regione, donandole fertilità e vita. Lungo il percorso sosta per la visita dell’antico cimitero islamico di Chaukhandi, famoso per le sue tombe in arenaria decorate nello stile tipico della regione del Sindh. Le tombe, che risalgono perlopiù all’epoca Moghul, ossia tra il XVI e il XIX secolo, presentano decorazioni a bassorilievo finissime, simili a pizzi o merletti, possibili grazie alla friabilità della pietra. Si prosegue per la visita della vasta necropoli di Makli Hill, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, che si estende su una superficie di circa 10 kmq di terreno collinare nei pressi di Thatta. Gli innumerevoli monumenti funerari, risalenti al periodo compreso tra il XIV e il XVIII secolo, sono quasi tutti realizzati in arenaria squisitamente scolpita con motivi geometrici e floreali. Tra le tombe di maggiore interesse sono da segnalare: il Mausoleo di Mirza Jani Beg, l’ultimo sovrano della dinasia Tarkhan, costruito nel 1599 e rivestito di mattonelle smaltate; il Mausoleo di Nawab Isa Khan, antico governatore moghul del Sindh; il Mausoleo di Diwan Shurfa Khan, eretto nel 1638 e riconoscibile dalla struttura a pianta quadrata con tozze torri rotonde ai quattro angoli; il Mausoleo di Jam Nizamuddin, un monumento quadrato in pietra risalente al XVI secolo... Si prosegue per Thatta, un tempo grande e prospera città che a partire dal XIV secolo, sotto il dominio di quattro dinastie musulmane, crebbe in importanza fino a diventare capitale del Sindh e centro dell’arte islamica. La città è dominata dalla bella Moschea di Shah Jahan, eretta tra il 1644 e il 1647, caratterizzata da 93 cupole, che le conferiscono un’acustica straordinaria, suggestive decorazioni a piastrelle, nell’intera gamma delle tonalità del blu, e motivi calligrafici. Si prosegue verso nord-est per Hyderabad. Pensione completa. Pernottamento in hotel.
Pernottamento (Hotel Indus).
L’Hotel Indus è un 4 stelle (categoria ufficiale locale) essenziale, un po’ vecchiotto, ma l’unico in centro a Hyderabad in grado di fornire servizi adeguati ai viaggiatori occidentali. Dispone di camere spaziose.
Pernottamento (Hotel Indus).
L’Hotel Indus è un 4 stelle (categoria ufficiale locale) essenziale, un po’ vecchiotto, ma l’unico in centro a Hyderabad in grado di fornire servizi adeguati ai viaggiatori occidentali. Dispone di camere spaziose.
4° GIORNO - 6 Dicembre
HYDERABAD - I santuari Sufi - LARKANA
Dopo la prima colazione partenza verso nord per la città di Larkana. Lungo il percorso sosta nel villaggio di Bhit Shah per la visita di un importante luogo di pellegrinaggio in cui viene venerato il famoso poeta sindhi e santo sufi Abdul Latif (1689-1752). Il Mausoleo di Abdul Latif è rivestito da una splendida decorazione di piastrelle nei toni del blu e del bianco. Si prosegue verso nord-ovest lungo una strada che attraversa una zona desertica interrotta da coltivazioni rese possibili dall’irrigazione. I villaggi in terra battuta, con abitanti che indossano vestiti molto colorati, ricordano quelli del vicino Gujarat. Si prosegue per la cittadina di Sehwan Sharif, sulla riva occidentale dell’Indo, uno dei più antichi centri abitati del Sindh, capitale del didtretto sotto le diverse dominazioni buddhiste, hindu e dei primi governatori musulmani succedutisi nella regione. Visita del Mausoleo di Lal Shah Baz Qalandar, costruito nel XIV secolo, completamente rivestito di piastrelle azzurre e decorato con disegni minutissimi. Dedicato a un importante santo sufi proveniente dalla persia e giunto sul posto verso il 1260. Già nel cortile l’atmosfera è impregnata di misticismo con il via vai di fedeli, degli ammalati in cerca di guarigione, dei mendicanti e dei venditori ambulanti. Si continua verso nord per la città di Larkana. Pensione completa. Pernottamento in hotel.
Pernottamento (Sambara Inn)
L’Hotel Sambara Inn è un 3 stelle decisamente semplice, con camere modeste, ma pulite. D’altronde non vi sono possibilità di alloggio migliori.
Pernottamento (Sambara Inn)
L’Hotel Sambara Inn è un 3 stelle decisamente semplice, con camere modeste, ma pulite. D’altronde non vi sono possibilità di alloggio migliori.
5° GIORNO - 7 Dicembre
LARKANA - Le rovine di MOHENJODARO - SUKKUR
LARKANA - Le rovine di MOHENJODARO - SUKKUR
Dopo la prima colazione breve trasferimento a sud per la visita delle rovine di Mohenjodaro, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, una delle più importanti città del mondo antico, risalente alla Civiltà della Valle dell’Indo. Il sito archeologico si estende per 10 ettari sul fianco di una collina che guarda il fiume, distante ormai 5 km.
Mohenjodaro, “la montagna dei morti”, assomiglia a una grande Pompei circondata dal deserto. Un non-paesaggio di mattoni corrosi dal vento e dal sole. Qui, tra il 3000 e il 1500 a.C., mentre i nostri antenati europei vivevano nelle caverne, la gente abitava in case di mattoni a due piani con sistema fognario e coltivava orzo, grano, sesamo, datteri e cotone grazie alle piene dell’Indo ma anche a raffinate tecniche di irrigazione. Una civiltà che era al centro di una fitta rete di legami commerciali con la Mesopotamia, la Persia, l’Asia Centrale, l’Afghanistan e l’Arabia. Il traffico si svolgeva essenzialmente via terra, anche se è stato scoperto un piccolo sigillo di steatite con un’incisione raffigurante un’imbarcazione adatta alla navigazione fluviale. Il ritrovamento di mattoni cotti e terraglie fa supporre che la regione abbondasse di legname per scaldare le fornaci; altri indizi di un clima piovoso deriverebbero dai resti di canalizzazioni in mattoni sui quali venivano impressi sigilli con immagini di tigri, rinoceronti, elefanti e bufali. Era la più grande città di quel tempo e la più moderna. Ma quando gli ariani, intorno al 1500 a.C., invasero la penisola indiana la civiltà di Moenjodaro-Harappa era già in declino. Gli scavi del sito iniziarono solo nel 1922 sotto la guida dell’Indian Archeological Survey. Nel 1944, lord Wavell, l’allora governatore dell’India, nominò l’archeologo inglese Sir Mortimer Wheeler alla guida degli scavi. Moenjodaro si può dividere in due settori: il sito superiore, con uno stupa buddhista costruito duemila anni più tardi, il granaio, il grande bagno, la sala dell’assemblea, e il sito inferiore con la zona residenziale con blocchi separati per i lavoratori e per l’aristocrazia. Molto interessante il Museo che conserva oggetti rinvenuti negli scavi: utensili da cucina, giocattoli di terracotta, piccole statue, gioelli e cocci di vasi in ceramica poco diversi da quelli fabbricati ancora oggi nella zona. Tra i reperti più affascinanti ci sono i sigilli dei mercanti incisi nella steatite e raffiguranti animali, tra cui tigri e rinoceronti. Al termine della visita si prosegue verso nord per la città di Sukkur che sorge nel punto in cui gli inglesi costruirono la prima diga sull’Indo. All’arrivo in città passeggiata lungo le rive dell’Indoe visita della città vecchia: la Grande Moschea in stile Moghul di pietra rossa con le cupole bianche e il colorato bazar. Pensione completa. Pernottamento in hotel.
Pernottamento (Hotel One)
Aperto a inizio agosto 2017, l’Hotel One offre la migliore sistemazione a Sukkur, con camere moderne e ben attrezzate.
Mohenjodaro, “la montagna dei morti”, assomiglia a una grande Pompei circondata dal deserto. Un non-paesaggio di mattoni corrosi dal vento e dal sole. Qui, tra il 3000 e il 1500 a.C., mentre i nostri antenati europei vivevano nelle caverne, la gente abitava in case di mattoni a due piani con sistema fognario e coltivava orzo, grano, sesamo, datteri e cotone grazie alle piene dell’Indo ma anche a raffinate tecniche di irrigazione. Una civiltà che era al centro di una fitta rete di legami commerciali con la Mesopotamia, la Persia, l’Asia Centrale, l’Afghanistan e l’Arabia. Il traffico si svolgeva essenzialmente via terra, anche se è stato scoperto un piccolo sigillo di steatite con un’incisione raffigurante un’imbarcazione adatta alla navigazione fluviale. Il ritrovamento di mattoni cotti e terraglie fa supporre che la regione abbondasse di legname per scaldare le fornaci; altri indizi di un clima piovoso deriverebbero dai resti di canalizzazioni in mattoni sui quali venivano impressi sigilli con immagini di tigri, rinoceronti, elefanti e bufali. Era la più grande città di quel tempo e la più moderna. Ma quando gli ariani, intorno al 1500 a.C., invasero la penisola indiana la civiltà di Moenjodaro-Harappa era già in declino. Gli scavi del sito iniziarono solo nel 1922 sotto la guida dell’Indian Archeological Survey. Nel 1944, lord Wavell, l’allora governatore dell’India, nominò l’archeologo inglese Sir Mortimer Wheeler alla guida degli scavi. Moenjodaro si può dividere in due settori: il sito superiore, con uno stupa buddhista costruito duemila anni più tardi, il granaio, il grande bagno, la sala dell’assemblea, e il sito inferiore con la zona residenziale con blocchi separati per i lavoratori e per l’aristocrazia. Molto interessante il Museo che conserva oggetti rinvenuti negli scavi: utensili da cucina, giocattoli di terracotta, piccole statue, gioelli e cocci di vasi in ceramica poco diversi da quelli fabbricati ancora oggi nella zona. Tra i reperti più affascinanti ci sono i sigilli dei mercanti incisi nella steatite e raffiguranti animali, tra cui tigri e rinoceronti. Al termine della visita si prosegue verso nord per la città di Sukkur che sorge nel punto in cui gli inglesi costruirono la prima diga sull’Indo. All’arrivo in città passeggiata lungo le rive dell’Indoe visita della città vecchia: la Grande Moschea in stile Moghul di pietra rossa con le cupole bianche e il colorato bazar. Pensione completa. Pernottamento in hotel.
Pernottamento (Hotel One)
Aperto a inizio agosto 2017, l’Hotel One offre la migliore sistemazione a Sukkur, con camere moderne e ben attrezzate.
6° GIORNO - 8 Dicembre
SUKKUR - UCH SHARIF - BAHAWALPUR
SUKKUR - UCH SHARIF - BAHAWALPUR
Dopo la prima colazione lunga giornata di trasferimento verso nord-est per Bahawalpur. Si passa dalla provincia del Sindh a quella del Punjab procedendo lungo la Valle dell’Indo e il confine con il Rajastan. Durante il tragitto sosta al piccolo centro di Uch Sharif, il “Luogo Santo e Onorevole”, famoso per i magnifici santuari sufi. Databile al 500 a.C. o a un periodo ancora precedente, Uch Sharif, dopo la diffusione dell’Islam, divenne un punto di riferimento per molti personaggi religiosi di spicco e alla fine del XIII secolo era ormai uno dei massimi centri religiosi e culturali del subcontinente indo-pakistano. Da Uch Sharif si diffusero gli insegnamenti di due delle principali scuole del misticismo sufi: la sunnita Qadiriya e la sciita Suhrawardiya. Il Mausoleo di Bibi Jawindi, in posizione molto suggestiva sul punto di confluenza dei fiumi Sutley e Chenab, è indisutibilmente il simbolo di questo magnifico sito. Dell’edificio originario rimane solo una metà, a causa di un’inondazione avvenuta nel 1817, quello che resta è però di una tale bellezza da togliere il fiato! La tomba, a pianta ottagonale, fu edificata alla fine del XV secolo e conserva una parte delle tessere e delle piastrelle di color cobalto e turchese che formano elaborati e eleganti disegni geometrici.Nel tardo pomeriggio arrivo a Bahawalpur che fa risalire le sue origini e il suo nome al 1748, quando divenne la capitale dello stato di Bahawalpur, il cui sovrano, Nawab Bahawal Khan Abbasi I, apparteneva a una dinastia che si proclamava discendente diretta di Abbas, lo zio del profeta Maometto. Lo stato fu governato dagli Abbasi, con poche interferenze straniere, fino al XX secolo, e fu annesso al Pakistan solo nel 1954. Pensione completa. Pernottamento in hotel.
Pernottamento (Hotel One)
Di recente apertura, l’Hotel One dispone di camere moderne e ben attrezzate dotate di TV satellitare, minibar. I bagni sono dotati di asciugacapelli. E’ disponibile la connessione Wi Fi gratuita.
Pernottamento (Hotel One)
Di recente apertura, l’Hotel One dispone di camere moderne e ben attrezzate dotate di TV satellitare, minibar. I bagni sono dotati di asciugacapelli. E’ disponibile la connessione Wi Fi gratuita.
7° GIORNO - 9 Dicembre
BAHAWALPUR - MULTAN
BAHAWALPUR - MULTAN
Dopo la prima colazione partenza verso nord per Multan. la più grande città del Punjab meridionale. Poco si sa del suo passato preislamico sebbene si ritenga che il primo insediamento in quest’area risalga a circa 4000 anni fa. La storia riporta che Alessandro Magno abbia conquistato la città nel 324 a.C. Nel 641 d.C. il viaggiatore cinese Xuan Zang scriveva di un magnifico tempio dedicato a Shiva di cui oggi non vi è più traccia, e sembra che all’epoca Multan fosse un’importante meta di pellegrinaggio hinduista. Si ritiene che il sacro testo sanscrito del Rig Veda sia stato scritto proprio qui. Multan, che al momento dell’invasione islamica si trovava sotto il dominio di una dinastia brahmana, fu la prima città del Punjab a essere conquistata da Mohammed bin Qasim nel 711. Nel corso del tempo la città si trasformò in uno dei massimi centri della fede islamica verso cui confluirono più mistici e religiosi di quanto non si sia verificato in altre città del sub-continente indo-pakistano. La città rimase, almeno nominalmente, sottoposta al califfato di Baghdad fino alla fine del XII secolo. Poi venne ripetutamente presa d’assalto da eserciti invasori provenienti dall’Asia centrale e occidentale e non ritrovò una certa pace che tra il 1528 e il 1728 sotto i moghul, quando fiorì come importante centro delle arti, celebre per la maestria raggiunta nel campo dell’architettura, della musica e della lavorazione della ceramica. Nei secoli successivi, dopo essere stata oggetto di contesa di diverse dinastie rivali, Multan finì nelle mani dei sikh fino al 1848-49, quando le truppe britanniche la presero d’assalto. L’assedio, durato due settimane, fu in seguito ricordato come la seconda guerra sikh. All’arrivo, visita dei principali siti d’interesse di Multan: il Mausoleo di Sheikh Rukh-i-Alam, il Mausoleo di Baha-ud-Din Zakaria, il Mausole di Shams-ud-Din Sabzwari, la grande Moschea Eidgah, l’Hussain Agahi Bazar, il Chowk Bazar... Pensione completa. Pernottamento in hotel.
Pernottamento (Hotel Ramada)
L’Hotel Ramada 4 stelle è situato nel cuore della città, vicino ai luoghi di maggiore interesse. Le camere sono spaziose e ben equipaggiate, con TV a schermo piatto. L’hotel mette a disposizione degli ospiti la connessione Wi Fi gratuita, una piscina esterna e un barbecue.
Pernottamento (Hotel Ramada)
L’Hotel Ramada 4 stelle è situato nel cuore della città, vicino ai luoghi di maggiore interesse. Le camere sono spaziose e ben equipaggiate, con TV a schermo piatto. L’hotel mette a disposizione degli ospiti la connessione Wi Fi gratuita, una piscina esterna e un barbecue.
8° GIORNO - 10 Dicembre
MULTAN - HARAPPA - LAHORE
Dopo la prima colazione partenza verso nord-est per Lahore. Lungo il percorso sosta per la visita di Harappa, che risale al III millennio a.C., il secondo sito archeologico della Civiltà della Valle dell’Indo in ordine di importanza. Il sito è costituito da una collinetta su cui sorgono la cittadella, le mura difensive, un sistema di fognature, una necropoli e un immenso granaio. Purtroppo non resta molto da vedere perchè in passato il luogo è stato oggetto di continui saccheggi da parte degli abitanti dei villaggi vicini, che hanno utilizzato i mattoni per costruire le loro abitazioni, e in particolare da parte dei dominatori britannici che ne ricavarono il materiale per realizzare la linea ferroviaria Lahore-Multan. Al termine della visita si prosegue per Lahore. Pensione completa. Pernottamento in hotel.
Pernottamento (Luxus Grand Lahore)
Situato a Lahore, il Luxus Grand 5* è un hotel che offre tutti i servizi necessari per un piacevole soggiorno tra cui connessione WiFi gratuita, un ristorante con specialità di diverse cucine, una palestra e una piscina. Le camere sono dotate di TV satellitare a schermo piatto, bollitore e bagno privato con set di cortesia. Inoltre, gli alloggi sono provvisti di aria condizionata e finestre con doppi vetri. La reception è attiva 24 ore su 24.
Pernottamento (Luxus Grand Lahore)
Situato a Lahore, il Luxus Grand 5* è un hotel che offre tutti i servizi necessari per un piacevole soggiorno tra cui connessione WiFi gratuita, un ristorante con specialità di diverse cucine, una palestra e una piscina. Le camere sono dotate di TV satellitare a schermo piatto, bollitore e bagno privato con set di cortesia. Inoltre, gli alloggi sono provvisti di aria condizionata e finestre con doppi vetri. La reception è attiva 24 ore su 24.
9° GIORNO - 11 Dicembre
LAHORE
LAHORE
Dopo la prima colazione intera giornata dedicata a Lahore. Pur non essendo la capitale del Pakistan, Lahore ne costituisce senz’altro il principale centro culturale, intellettuale e artistico. Capitale dell’Impero Moghul, Lahore ne conserva splendide testimonianze che si concentrano soprattutto nella zona della Città Vecchia. Visita dei principali siti d’interesse della città. Lo splendido Museo di Lahore la cui collezione ripercorre l’intera storia del subcontinente indo-pakistano. Parte della raccolta venne trasferita in India dopo la Spartizione, ma il museo rimane il più grande e il più interessante di tutto il Pakistan. Il museo, le cui circa 20 sale espongono reperti e oggetti che spaziano dall’Età della Pietra al XX secolo, è particolarmente noto per la sua raccolta di sculture del Gandhara il cui capolavoro indiscusso è la statua del Buddha Digiunante. Il grande complesso del Forte di Lahore, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, una sintesi storica dell’architettura Moghul. Al suo interno si susseguono una serie di sontuosi palazzi, sale e giardini fatti costruire dagli imperatori Akbar, Jehangir, Shah Jahan e Aurangzeb nello stesso stile degli altri grandi forti indiani di Dehli e Agra loro coevi. La Città Vecchia, costituita da un intrico di vicoli tortuosi circondata da mura alte nove metri lungo cui si allineano tredici porte. L’Anarkali Bazar, “Fiore di Melograno”, un dedalo di piccole stradine dove entra a fatica un risciò e i pedoni devono muoversi in fila indiana. Pensione completa. Pernottamento in hotel.
Pernottamento (Luxus Grand Lahore)
Pernottamento (Luxus Grand Lahore)
10° GIORNO - 12 Dicembre
LAHORE - RAWALPINDI - ISLAMABAD
Dopo la prima colazione partenza verso nord per Islamabad. Lungo il percorso sosta per la visita del Forte Rohtas, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, straordinario esempio di architettura militare. La costruzione del forte fu iniziata nel 1543 dal sovrano pashtun Sher Shah Suri con l’obiettivo di proteggere l’importante via di comunicazione tra Peshawar e Calcutta dagli attacchi dei moghul e dei loro alleati. Edificato sulla base di un piano irregolare su terreno collinoso, il forte ha un perimetro di 4 km, lungo il quale corrono le mura merlate con 68 bastioni e 12 porte. Le parti meglio conservate sono quelle a ovest. Un muro separa la cittadella interna, sede delle autorità, situata a nord-ovest, dalla parte esterna del forte in cui vivevano soldati e cittadini e dove oggi esiste ancora un piccolo e tranquillo centro abitato. Poco rimane della cittadella, ma comunque sopravvivono due padiglioni dell’haveli di Mang Singh su cui è possibile salire per godere di una veduta globale del complesso del forte. Al termine della visita si prosegue per Islamabad/Rawalpindi, la capitale moderna creata alla fine del XX secolo e pianificata da famosi architetti come esibizione geometrica di disciplina amministrativa e di governo. Pensione completa. Pernottamento in hotel.
Pernottamento (Pearl Continental Hotel)
Situato sulla prestigiosa Mall Road, la struttura di categoria 5* offre camere con arredamento elegante e contemporaneo, dotate di tutti i servizi e comfort per assicurare un piacevole soggiorno come TV, aria condizionata, minibar e connessione Wi-Fi gratuita. L’hotel dispone inoltre di una piscina e una palestra.
Pernottamento (Pearl Continental Hotel)
Situato sulla prestigiosa Mall Road, la struttura di categoria 5* offre camere con arredamento elegante e contemporaneo, dotate di tutti i servizi e comfort per assicurare un piacevole soggiorno come TV, aria condizionata, minibar e connessione Wi-Fi gratuita. L’hotel dispone inoltre di una piscina e una palestra.
11° GIORNO - 13 Dicembre
ISLAMABAD - PESHAWAR
Dopo la prima colazione partenza verso nord-est per Peshawar. Lungo il percorso sosta per la visita delle rovine di Taxila, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, una delle più importanti città dell’antichità, per secoli centro politico e culturale dei vari regni dell’India del Nord. La città fu fondata all’incrocio delle tre principali vie commerciali: della Bactriana verso l’Asia centrale, del Kashmir verso l’India e del Passo Khunjerab verso la Cina. Nel VI secolo a.C. fu annessa all’Impero Persiano da Dario, poi a quello Macedone di Alessandro Magno nel 326 prima d’essere conquistata da Chandragupta, il fondatore dell’Impero Mauria. Ashoka, il figlio di questo, la trasformò in un importante centro buddhista fino a portarla a essere una delle maggiori università vediche, di buddhismo e di classicismo indù. Gli scavi archeologici hanno portato alla luce tre città distinte, più una serie sparsa di stupa, templi e monasteri. Visita dei principali siti di interesse: il Museo di Taxila, dove sono esposti i resti rinvenuti negli scavi: sculture Ghandara, rilievi di stucco, immagini di terracotta, sigilli, oggetti in vetro, gioielli, ceramiche, utensili d’argento, scrigni, manoscritti e una vasta collezione di monete; il grande Stupa di Dharmarajika, chiamato anche Chir (spaccatura) Tope, per via dei cercatori di tesori che nei secoli passati hanno diviso la cupola in due parti; il Tempio Greco di Jandial; il Monastero di Jaulian e la città greca-battriana di Sirkap. Al termine della visita si procede per Peshawar, capoluogo della Provincia della Frontiera del Nortd-Ovest. Situata sul lato orientale del leggendario Khyber Pass, questa città commerciale dai confini non ben definiti è stata più volte teatro di invasioni, intrighi e leggende, e il suo carattere di frontiera prevale (il suo nome, che risale al periodo moghul, significa appunto “città di frontiera”). Pensione completa. Pernottamento in hotel.
Pernottamento (Hotel Pearl Continental)
Immerso nel cuore della città, l’Hotel Pearl Continental ospita 4 punti ristoro e una piscina all'aperto. Le sistemazioni offrono interni moderni, un'area salotto con divano, una TV a schermo piatto, una scrivania e un bagno con doccia e set di cortesia. La connessione Wi Fi gratuita è a disposizione degli ospiti.
Dopo la prima colazione partenza verso nord-est per Peshawar. Lungo il percorso sosta per la visita delle rovine di Taxila, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, una delle più importanti città dell’antichità, per secoli centro politico e culturale dei vari regni dell’India del Nord. La città fu fondata all’incrocio delle tre principali vie commerciali: della Bactriana verso l’Asia centrale, del Kashmir verso l’India e del Passo Khunjerab verso la Cina. Nel VI secolo a.C. fu annessa all’Impero Persiano da Dario, poi a quello Macedone di Alessandro Magno nel 326 prima d’essere conquistata da Chandragupta, il fondatore dell’Impero Mauria. Ashoka, il figlio di questo, la trasformò in un importante centro buddhista fino a portarla a essere una delle maggiori università vediche, di buddhismo e di classicismo indù. Gli scavi archeologici hanno portato alla luce tre città distinte, più una serie sparsa di stupa, templi e monasteri. Visita dei principali siti di interesse: il Museo di Taxila, dove sono esposti i resti rinvenuti negli scavi: sculture Ghandara, rilievi di stucco, immagini di terracotta, sigilli, oggetti in vetro, gioielli, ceramiche, utensili d’argento, scrigni, manoscritti e una vasta collezione di monete; il grande Stupa di Dharmarajika, chiamato anche Chir (spaccatura) Tope, per via dei cercatori di tesori che nei secoli passati hanno diviso la cupola in due parti; il Tempio Greco di Jandial; il Monastero di Jaulian e la città greca-battriana di Sirkap. Al termine della visita si procede per Peshawar, capoluogo della Provincia della Frontiera del Nortd-Ovest. Situata sul lato orientale del leggendario Khyber Pass, questa città commerciale dai confini non ben definiti è stata più volte teatro di invasioni, intrighi e leggende, e il suo carattere di frontiera prevale (il suo nome, che risale al periodo moghul, significa appunto “città di frontiera”). Pensione completa. Pernottamento in hotel.
Pernottamento (Hotel Pearl Continental)
Immerso nel cuore della città, l’Hotel Pearl Continental ospita 4 punti ristoro e una piscina all'aperto. Le sistemazioni offrono interni moderni, un'area salotto con divano, una TV a schermo piatto, una scrivania e un bagno con doccia e set di cortesia. La connessione Wi Fi gratuita è a disposizione degli ospiti.
12° GIORNO - 14 Dicembre
PESHAWAR - SAIDU SHARIF
PESHAWAR - SAIDU SHARIF
Dopo la prima colazione si parte per la Valle dello Swat, ampia e verdissima, bagnata dal fiume omonimo che scorre disperdendosi in rami laterali. Gli abitanti di origine pashtun yusufzai, di lingua pashto, sono persone semplici ed ospitali. Arrivo a Saidu Sharif (990 m s.l.m.), la sede tradizionale del governo dello Swat. Pernottamento all’hotel Serena Swat e pensione completa.
13° GIORNO - 15 Dicembre
SAIDU SHARIF - CHITRAL
Prima colazione. Partenza per Chitral, in direzione nord (circa 250 km) attraverso il Lowari Tunnel, la cui faraonica costruzione è costata circa 260 milioni di dollari, consente un più facile avvicinamento tra Islamabad e Chitral. Qui tra i numerosi tornanti si vedono molti mezzi pesanti (camion e colorati tir) che vanno su e giù. Si arriva nella Valle del Chitral, isolata nell’estremo nord del Khyber Pakhtunkhawa ai piedi del Tirich Mir. Sistemazione in hotel. Pensione completa.
Pernottamento (Legend Hotel Chitral)
14° GIORNO - 16 Dicembre
CHITRAL - BUMBURET, i villaggi Kalash e il festival di Chamos
Dopo colazione visita di Chitral con la sua moschea ed il colorato bazaar, tra i commercianti locali di etnia pashtun. Partenza per Bumburet, una delle tre valli abitate dai Kalash. Arrivo per assistere al festival di Chamos che celebra il solstizio d’inverno. I Kalash prendono molto sul serio le loro feste che comportano invariabilmente complicate cerimonie religiose, danze e festeggiamenti. Pernottamento in un semplice hotel nella Valle di Kalash (Mahraka o similare). Pensione completa.
15° GIORNO - 17 Dicembre
BUMBURET, i villaggi Kalash
Dopo colazione partiamo per la valle di Rumbur alla scoperta della tribù dei Kafiri Kalash che è considerata infedele dai musulmani perché politeisti di antichi dèi, nota al mondo esterno per il loro atteggiamento gioioso verso la vita. Rientro in hotel. Pensione completa.
16° GIORNO - 18 Dicembre
BUMBURET, i villaggi Kalash - AYUN
Dopo colazione scopriremo i villaggi della valle di Bumburet, la più pittoresca delle vallate. Dedicheremo qualche ora per imparare la loro cultura ed il loro stile di vita. Nel pomeriggio partiamo per Ayun, arrivo e sistemazione in hotel. Pensione completa.
17° GIORNO - 19 Dicembre
AYUN - ISLAMABAD
Dopo colazione partenza per Islamabad (circa 250 km). Arrivo e sistemazione in hotel. Pensione completa.
Pernottamento (Pearl Continental Hotel)
Situato sulla prestigiosa Mall Road, la struttura di categoria 5* offre camere con arredamento elegante e contemporaneo, dotate di tutti i servizi e comfort per assicurare un piacevole soggiorno come TV, aria condizionata, minibar e connessione Wi-Fi gratuita. L’hotel dispone inoltre di una piscina e una palestra.
18° GIORNO - 20 Dicembre
ISLAMABAD - Partenza per l'ItaliaTrasferimento in aeroporto e partenza con volo per l’Italia con Turkish Airlines. Arrivo in serata. Oppure con Etihad Airways: giornata libera e partenza in serata per il rientro in Italia. Arrivo il giorno successivo.
QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE CON ACCOMPAGNATORE FOTOGRAFO
Tutto il programma
Base 6 partecipanti in camera doppia: € 4.690,00
Supplemento singola: € 770,00
Visto d'ingresso e spese per ottenerlo: € 80,00
Gestione pratica: € 90,00
Tasse aeroportuali/ Fuel surcharge: € 340,00
Assicurazione medico/bagaglio: € 220,50
Tutto il programma
Base 6 partecipanti in camera doppia: € 4.690,00
Supplemento singola: € 770,00
Visto d'ingresso e spese per ottenerlo: € 80,00
Gestione pratica: € 90,00
Tasse aeroportuali/ Fuel surcharge: € 340,00
Assicurazione medico/bagaglio: € 220,50
NOTE SUL VIAGGIO: un viaggio non per tutti. Necessita di una discreta capacità di adattamento, come spesso accade quando si visitano Paesi molto diversi dal nostro. E’ d’obbligo segnalare che, per ragioni di sicurezza, l’itinerario potrà subire variazioni anche in corso di viaggio. Inoltre, sempre per ragioni di sicurezza, normalmente viene assegnata una scorta di polizia che accompagna i turisti, in determinate località, soprattutto nelle regioni meridionali. Il Sindh è sempre stato un territorio instabile, vuoi per le lotte tribali, vuoi per crimini comuni. Ora è molto più stabile e controllato, data la grande opera di pacificazione svolta dal governo, ma resta la prassi di proteggere lo straniero in viaggio su quelle strade. L’assegnazione o meno della scorta è a sola discrezione delle autorità locali.
LA QUOTA COMPRENDE
● voli di linea in classe economica da Roma con Etihad Airway o Turkish Airlines ● trasferimenti da/per aeroporti all'estero ● sistemazione negli hotel come da programma ● pasti come indicati nel programma ● Tutti i trasferimenti con minibus durante il tour ● early check-in all'arrivo a Karachi ● visite ed escursioni come da programma ● Ingressi durante le visite guidate • Assistenza di personale locale qualificato e di guide locali parlanti inglese ● acqua a disposizione durante il tuor ●assistenza di accompagnatore fotografo Edoardo Agresti
LA QUOTA NON COMPRENDE
● trasferimenti da/per aeroporti in Italia ● assicurazione (come sopra indicato) ● tasse aeroprotuali, fuel surcharge ● Visto d’ingresso ● Bevande, mance e quant'altro non espressamente indicato (prevedere circa 80 euro di mance a testa che l'accompagnatore provvederà a distribuirle durante il tour).
NOTA
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IMPORTANTE: per altre informazioni dettagliate sul viaggio, norme e suggerimenti sul volo, formalità d'ingresso, norme sanitarie Covid-19, etica del viaggiatore, modalità di prenotazioni e annullamento rivolgersi al tour operator che si occupa dell'organizzazione del viaggio: Kel 12
INFORMAZIONI AGGIUNTIVE SUGLI ALBERGHI, SUI VISTI, SULL'ASSICURAZIONE, SULLA PRENOTAZIONE DEL VIAGGIO e ORGANIZZAZIONE TECNICA KEL 12
Paola Fulli: paola.fulli@kel12.com - 0228181130
INFORMAZIONI SULLA PARTE FOTOGRAFICA
Edoardo Agresti - agresti.edoardo@gmail.com - www.edoardoagresti.it
Le fotografie inserite in questo programma di viaggio sono di Luigi Milia